La nostra storia italiana di visione, resilienza e trasformazione nel mondo dell’ingegneria
Le grandi storie iniziano sempre così, con un piccolo caso del destino. Era il 25 giugno 1980 quando il Professor Giancarlo Canavese, dopo le sue lezioni mattutine, si fermò da Caterina, la storica edicolante di San Piero a Sieve. “Suo figlio Luca sarebbe interessato a effettuare il tirocinio come geometra nel nostro studio?” Una domanda che sembrava banale, ma che ha acceso la scintilla di un’avventura straordinaria.
Da quel giorno, una piccola Vespina verde ramarro inizia a tracciare ogni mattina il percorso da San Piero a Sieve a Firenze, portando con sé non solo un giovane in cerca di esperienza, ma i germogli di quello che saremmo diventati.
Quarant’anni dopo, quella bellissima casualità si è trasformata in una bella storia imprenditoriale nel settore delle società di ingegneria.
Inconsapevolmente pionieri
Nel 1985 nasce Interstudi s.r.l. e con essa un’idea geniale e folle insieme: offrire servizi tecnici completi attraverso un team multidisciplinare. Il piccolo dettaglio? Era formalmente non riconosciuta. Le società di capitali non potevano fornire servizi professionali, una limitazione caduta solo nel 1994 con la Legge Merloni. Ma il nostro gruppo di visionari aveva fiutato qualcosa che il mercato non riusciva ancora a vedere.
La nostra sede storica in via Reginaldo Giuliani 64 rosso D, proprio all’inizio del famoso “Stretto” vicino alla stazione di Rifredi, diventa il laboratorio dove questa idea pionieristica prende vita e forma.
Il veliero e le farfalle: più di un simbolo
Come si racconta l’anima di un’azienda senza cadere nella solita retorica aziendale? Noi abbiamo trovato la risposta nel Veliero di Salvador Dalì, dove le tradizionali vele sono sostituite da farfalle multicolori. È una metafora che ci rappresenta alla perfezione: quelle farfalle sono le nostre persone, il nostro vero tesoro.
“Ogni collaboratore è una farfalla con il suo colore unico che è il suo talento”, diciamo spesso con orgoglio. E non è un modo di dire, è proprio così che la viviamo ogni giorno. Come racconta Erica con entusiasmo, la nostra realtà è “una comunità professionale che offre opportunità di crescita”, mentre per Alessandro lavorare qui è “come far parte di un’orchestra dove tutti devono imparare continuamente per costruire il domani”.
Non siamo la classica azienda piramidale, siamo un ecosistema creativo e pulsante dove ogni persona porta la propria unicità e contribuisce all’armonia dell’insieme.
L’arte di vedere prima degli altri
La nostra storia ha avuto diversi momenti chiave. Nel 1990 introduciamo il servizio “Chiavi in mano” che inizialmente poteva sembrare strano e indurre a diffidenza. Nel 1995 lanciamo i primi servizi di manutenzione esternalizzata, anticipando di anni tendenze che sarebbero diventate la norma.
Nel 1991 arriva Paolo, che poi diventerà socio, ma soprattutto a completare una squadra che già si stava dedicando alla prevenzione incendi.
Nel 1996 un momento cruciale: arrivano Alessandro e Sergio dal Dipartimento di Energetica della Facoltà di Ingegneria di Firenze, portando competenze importanti nei sistemi di gestione. Alessandro poi rimane e diventa successivamente socio, mentre Sergio si rilancia nel mondo delle grandi imprese.
Nel 1999 arriva Erica nel reparto progettazione, un ingresso discreto che diventerà fondamentale per la nostra crescita. Ogni nuova persona, ogni evoluzione, sembra seguire un disegno invisibile ma perfetto: quello di un’azienda che non cresce accumulando pezzi, ma sviluppando organicamente competenze e visioni nuove.
Superare le tempeste del nuovo millennio
Non tutto è stato facile. I primi anni 2000 portano cambiamenti importanti: una scissione difficile con l’uscita di due soci fondatori, ma anche l’opportunità per nuove energie. Subentrano Fabio e Alessandro, ed un momento di difficoltà diventa opportunità di rilancio per tutta la squadra. Oltre ai nuovi soci c’è il rientro di Vito a tempo pieno, e poco dopo l’arrivo di Enrico, attuale direttore tecnico, che accetta la “proposta indecente”: lasciare il “posto fisso” al Nuovo Pignone per seguire la sua vera vocazione di progettista.
Ma il vero test arriva tra il 2010 e il 2015: una recessione silenziosa che crea grandi criticità nel settore termotecnico, sia per chi si occupa di progettazione sia per le ditte di installazione.
Mantenere la rotta con coesione e spirito di sacrificio diventa quasi un atto di resistenza. Ma le difficoltà stimolano la nostra creatività: ci specializziamo in efficienza energetica, fonti rinnovabili, creiamo una società di servizi energetici (ESCO). Quando il rilancio economico nazionale viene affidato proprio al settore termotecnico, quello più penalizzato negli anni precedenti, ci troviamo pronti, temprati dalle difficoltà e ricchi di nuove competenze.
Abbiamo imparato che spesso è proprio nei momenti più difficili che nascono le idee più interessati che possono dare una nuova svolta.
Il passaggio di testimone
La storia societaria di Interstudi parla di crescita e passaggi generazionali, in parte naturali, ma anche voluti e guidati dai soci fondatori animati dal profondo desiderio di veder proseguire la storia di Interstudi naturali. Col passare del tempo quindi, escono alcuni i soci fondatori, e ne subentrano altri nuovi, che condividono la voglia di fare impresa basata sugli stessi principi.
Nessuna rottura, ma un naturale passaggio di testimone che rinnova la continuità, con Luca che rappresenta il filo conduttore di questa storia, presente dall’inizio fino a oggi.
La nostra rete di Interstudi Point rappresenta l’evoluzione più più recente, permessa dalle attuali tecnologie di interconnessione: presidi territoriali che ci avvicinano ai clienti locali. Siena è ormai consolidata, Cagliari si sta strutturano, nel futuro prossimo potrebbe concretizzarsi qualche opportunità al di là dei confini nazionali. È la nostra idea originaria che si espande geograficamente, mantenendo intatta la sua essenza multidisciplinare.
La sostenibilità come nuova sfida
Oggi la nostra sfida più stimolante ha un nome: sostenibilità ambientale e sociale. Non si tratta solo di applicare competenze tecniche, ma di trasformare noi stessi in un esempio di azienda responsabile. Il nostro bilancio di sostenibilità, i criteri ESG, le certificazioni innovative, le competenze BIM, l’economia circolare sono i nuovi territori da esplorare.
L’obiettivo è ridisegnare il significato stesso di successo aziendale, unendo performance economica e impatto sociale in una visione unica.
Il fattore umano al centro, da sempre
Se dovessimo identificare l’elemento costante nei nostri quattro decenni, lo troveremmo nelle relazioni. Durature con i clienti, solide con partner e collaboratori esterni. È ancora emozionante ritrovarsi a lavorare insieme dopo decenni di percorso condiviso.
In un mondo sempre più digitale e frammentato, il nostro orgoglio è mantenere la centralità del fattore umano. Anche la tecnologia più avanzata funziona meglio quando è sostenuta da relazioni autentiche e durature.
Cosa ci aspettiamo dai prossimi quarant’anni
Il bello è che il nostro obiettivo principale oggi non è celebrare questi primi meravigliosi quattro decenni, ma immaginare come la storia possa svilupparsi nei prossimi quarant’anni. Vogliamo tenere viva quella visione innovativa del 1985, adattandola alle tecnologie che emergono, ai cambiamenti del mercato, alle crescenti esigenze di sostenibilità.
Come gli antichi navigatori pieni di sogni, il nostro veliero continua il viaggio sostenuto dalle farfalle multicolori che, battendo le ali con passione, lo spingono verso nuovi orizzonti. Ogni persona con i propri talenti contribuisce al movimento dell’imbarcazione, ognuna indispensabile per raggiungere la meta.
Questi quarant’anni sono solo il primo emozionante capitolo di un’avventura che continua a sorprenderci. In un mondo che cambia sempre più velocemente, la nostra storia dimostra con orgoglio come visione, resilienza e attenzione genuina alle persone possano creare valore duraturo nel tempo.
La Vespina verde di Luca è diventata un tenero ricordo, ma la strada continua ad essere percorsa ogni giorno, con la stessa curiosità frizzante e la stessa determinazione di quel lontano giugno del 1980. È questa bella continuità nella trasformazione che definisce la nostra identità più vera: un’azienda che non ha paura del cambiamento, ma lo anticipa, lo interpreta e lo trasforma in opportunità di crescita per tutti.

